Laureato a Perugia nel 1956, nel 1962 inizia la sua attività di ricerca come Assistente Straordinario, e ultimo allievo di Mario Bandini, presso l’istituto di Economia e Politica Agraria di Perugia; ne diviene Direttore nel 1982 dopo aver ottenuto la cattedra di Economia e Politica Agraria nel 1975. Nei 18 anni successivi ricopre il ruolo di Pro-rettore dell’Ateneo perugino e dirige l’Istituto fino alla recente nascita dei Dipartimenti. Concentra i suoi studi sulle problematiche aziendalistiche della meccanizzazione agraria sostenendo le linee di ricerca che il CNR e la Fiat avevano aperto negli anni ‘60 e ’70 per orientare il processo di industrializzazione dell’agricoltura. Dopo i Progetti Finalizzati RAISA sulla filiera del Tabacco, il suo ultimo sforzo lo riserva al volume della collana del Il Mulino “Teoria Economica e Storia” sulla “Scuola agraria Italiana e il pensiero di Mario Bandini”; rende così omaggio al suo Maestro nell’alveo aperto da Arrigo Serpieri.
Istituisce e governa numerose istituzioni accademiche e di ricerca. A metà degli anni ‘80 è Socio Fondatore del Centro Interuniversitario per l'Ambiente (Cipla) e del Centro Interuniversitario di Ricerca sulla Forma del Territorio (Cirter); diviene Accademico emerito della Accademia di Studi Giuridici e Sociali di Trieste; membro del Direttivo dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA), così come del Centro di Studi di Estimo e di Economia Territoriale (Ce.S.E.T).
Lo studio della filiera olivicola ed olearia diviene una tematica di approfondimento continuo. Accademico Ordinario dell’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio ne diviene vice-presidente nel 1994 e lo rimane fino al recente passato anche quando, ormai in congedo, contribuisce con competenza alla governance dell’Accademia.
Legato sempre a Spoleto, fin dalla sua esperienza come membro del CdA della Banca Popolare di Spoleto, riconosceva in questo territorio la grande tenacia del tessuto imprenditoriale e il valore del patrimonio paesaggistico e storico-culturale. Territorio con forti tratti collinari e montani dove l’olivo è la costante storico-culturale di ogni famiglia: dall’autoconsumo, all’integrazione di reddito, alle numerose storie imprenditoriali di successo in tutta Italia, fino all’olio come ambasciatore dell’Umbria nei mercati esteri.
Mi legano a lui sentimenti di gratitudine e gli anni insieme penso mi siano serviti per affinare l’esercizio del “dubbio” indispensabile – diceva lui - per una laicità del pensiero necessaria a sostenere con lucidità lo studio e la ricerca. E’ stato un assertore convinto delle libertà individuali e le sue esperienze ai vertici delle istituzioni hanno permesso a tanti giovani di esprimere il proprio talento, sostenendo le aspettative di tutti lontano da pregiudizi o valutazioni personali. Amava molto la storia del pensiero economico e la preferiva ai tecnicismi dell’analisi economica; la prima - diceva lui – apriva la mente la seconda invece era in balia delle mode accademiche. Penso che rimarrà nel ricordo di tutti noi l’eleganza e l’equilibrio del suo pensiero, il rifiuto delle posizioni radicali ed il sincero interesse per l’umano.
Andrea Marchini