ACCADEMIA NAZIONALE
DELL'OLIVO E DELL'OLIO
bandiera italiana dell'accademia dell'olivo e dell'olio

Tornata in Sicilia 9-10 Novembre 2017

 

 

 

 

 

Due giornate di intenso confronto tra operatori del settore, tecnici e ricercatori del mondo olivicolo quelle del 9 e 10 novembre 2017 in Sicilia orientale. L’occasione è stata rappresentata dalla Tornata dell'Accademia Nazionale dell'Olivo e dell'Olio che è stata organizzata con il patrocinio del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell’Università degli Studi di Catania e del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria (CREA).

Molto partecipato e denso di interventi il Convegno organizzato nel pomeriggio del 9 novembre  presso l’Aula Magna “Jannaccone” del Di3A su “Contributo della ricerca ed approccio di filiera per l’olivicoltura siciliana”.

Dopo i saluti del Prof. Salvatore Luciano Cosentino, Direttore del Dipartimento, e del Dr. Paolo Rapisarda, Direttore del Centro di Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura del CREA, i lavori sono stati introdotti e coordinati dai Professori Alessandra Gentile e Stefano La Malfa dell’Università degli Studi di Catania, organizzatori dell’evento. Nel corso dei lavori sono stati passati in rassegna diversi aspetti riguardanti le potenzialità di sviluppo della filiera, evidenziando anche i fabbisogni di ricerca e di innovazione che essa esprime. Il Prof. Mario D’Amico dell’Università degli Studi di Catania ha fatto una panoramica sulla filiera dell’olivicoltura da mensa in Sicilia, soffermandosi sui punti di forza del comparto e sulle prospettive di crescita alla luce di una crescente domanda di prodotto.

Il Dott. Fabrizio Carbone, del Centro di Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura del CREA, Rende (CS), ha messo in evidenza il ruolo che gli studi sulla genomica possono avere sull’olivicoltura dei prossimi decenni, evidenziando anche gli originali risultati della ricerca in tale ambito ottenuti in Italia.  Parte di questi risultati sono stati anche oggetto della relazione presentata dal Dr. Francesco Scollo, Dottore di ricerca dell’Università degli Studi di Catania che ha illustrato il lavoro di caratterizzazione genetico molecolare condotto sul germoplasma olivicolo siciliano e quanto fatto per la definizione di validi protocolli per tracciabilità genetica di oli monovarietali.

E’ toccato quindi alla D.ssa Flora Romeo, ricercatrice del Centro di Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura di Acireale del CREA illustrare i risultati di un programma di miglioramento genetico che ha portato alla costituzione di due nuove varietà da mensa, “Dolce di Sicilia” e “Rosso di Sicilia”, che si sono particolarmente distinte per caratteristiche tecnologiche e sensoriali. Per la valorizzazione di questi prodotti ci si potrà sempre più avvalere di batteri lattici e di lieviti selezionati che possono contribuire a garantire la sicurezza microbiologica ed incrementare il valore nutraceutico e funzionale dei prodotti, come illustrato nelle relazioni presentate dalle professoresse Cinzia Caggia, Cristina Restuccia e Rosa Palmeri dell’Università di Catania.

Nell’excursus delle problematiche della filiera è stato il Dott. Rosario D’Anna, Dirigente del Servizio Fitosanitario della Regione Siciliana, a fare il punto sulle norme di qualificazione del materiale di propagazione dell’olivo e sullo stato attuale della filiera vivaistica regionale, mentre il Dott. Andrea Scoto, funzionario del Libero Consorzio comunale di Enna, ha descritto e presentato le attività svolte nell’ambito del Campo di raccolta e conservazione del germoplasma autoctono, nazionale e internazionale dell’olivo sito in contrada Zagaria a Pergusa (EN) che raccoglie oltre 400 cultivar di olivo provenienti da tutto il mondo. E’ toccato infine al Dott. Enrico Catania, OP Olio Verde di Sicilia, esplicitare il punto di vista dei produttori ed esporre l’approccio di filiera che viene seguito per l’ottenimento di produzioni olivicole siciliane di qualità.

Le conclusioni sono state tratte dal Prof. Riccardo Gucci, Presidente dell’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio, che ha sottolineato come la filiera olivicola si presenti molto articolata e sia pertanto necessario avere un approccio specialistico per la sua gestione e per la valorizzazione delle eccellenze produttive italiane. Rivolgendosi anche ai numerosi studenti presenti il Prof. Gucci ha presentato le future attività dell’Accademia con diversi eventi di aggiornamento e di formazione, formulando l’auspicio che questi eventi possano contribuire sia ad approfondire conoscenze su specifici temi ma anche a diffondere una visione di insieme della filiera olivicola nazionale. 

A margine del Convegno grande interesse ha riscosso la mostra pomologica con oltre cinquanta accessioni appartenenti al patrimonio olivicolo siciliano, collezionate nel Campo di Collezione di Olivo dell’Azienda Agraria Sperimentale dell’Università degli Studi di Catania e nel Campo Collezione di Germoplasma Olivicolo “Zagarìa” del Libero Consorzio Comunale di Enna. Presenti in esposizione anche campioni di frutti e di oli monovarietali siciliani forniti dal Centro di Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura del CREA di Rende (CS).

Sebbene funestata da condizioni metereologiche avverse, la seconda giornata della Tornata ha consentito ai partecipanti di prendere contezza di alcune realtà di particolare interesse dell’olivicoltura siciliana. Così, studenti, ricercatori, tecnici ed altri operatori del settore si sono ritrovati a discutere dell’importanza della conservazione della biodiversità olivicola proprio all’interno del Campo di Raccolta e Conservazione del Germoplasma autoctono, nazionale e internazionale dell’olivo di Contrada Zagarìa ad Enna che, come ricordato, ospita al suo interno cultivar e accessioni provenienti da tutto il mondo. Si tratta di un patrimonio davvero unico al mondo ed al quale tutti i ricercatori che si occupano soprattutto di genetica e di breeding guardano con interesse per le crescenti possibilità oggi offerte dalla ricerca di correlare in maniera sempre più precisa tratti di rilevante interesse agronomico, quali la resistenza a stress biotici, al background genetico delle accessioni che li esprimono.

Le visite sono quindi proseguite presso il Frantoio “Giovanni Arena” in Contrada Cafeci del Comune di Enna dove, oltre a visitare un impianto di molitura di ultimissima generazione, i partecipanti hanno avuto modo di assaggiare alcuni olii monovarietali di cultivar siciliane e di discutere con i titolari del ruolo dei frantoiani all’interno della filiera, ruolo che prescinde dall’attività di servizio classica, ma che sempre più gioca un ruolo decisivo nel veicolare a monte e a valle della filiera le innovazioni utili per il comparto e le informazioni necessarie al loro recepimento.

E’ stata l’Azienda “Calaciura Salvatore S.r.l. Conserve Alimentari” di Belpasso (CT) ad ospitare l’ultima delle visite tecniche. L’Azienda, sebbene si occupi di trasformazione e conservazione, sott’olio e sott’aceto, di una vasta gamma di prodotti orticoli, ha da oltre venti anni una specifica e riconosciuta esperienza nel settore della trasformazione delle olive da mensa con particolare riferimento alla lavorazione in salamoia della cultivar “Nocellara etnea”. Accolti dai titolari, i partecipanti alla tornata hanno pertanto avuto modo di visionare l’intero ciclo produttivo e di utilizzo di questo prodotto dalla fase di salamoia sino alla trasformazione finale in numerosi prodotti. Sono state messe in evidenza le esigenze che l’azienda ha in termini di acquisizione di prodotto di elevata qualità da avviare alla trasformazione e di acquisizione di nuove tecnologie per il continuo miglioramento degli standard qualitativi.

Questa tornata ed i numerosi momenti di confronto che ha permesso di attivare, hanno –a detta dei partecipanti- rappresentato un momento molto utile di conoscenza del comparto e di riflessione sulle esigenze che questo esprime e sulle potenzialità che può rivestire per gli imprenditori agricoli siciliani. Tutto ciò conferma il ruolo che l’Accademia può svolgere sul territorio, attivando nelle singole realtà locali sinergie ed interessi attorno a temi concreti e favorendo la diffusione delle conoscenze e delle migliori esperienze di ricerca, professionali e commerciali.

Tornata in Sicilia 9-10 Novembre 2017           Locandina

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